Nel dicembre del 2010 in Francia l’Assemblée Nationale
organizzò un convegno sul tema del futuro dell’umanità. Quattro relazioni di
quel convegno formano l’ossatura di questo libriccino targato Bollati
Boringhieri, che dice pochissimo e non aggiunge quasi nulla ai cultori del
catastrofismo.
Sul tappeto ci sono i temi dell’ambiente, della crescita demografica
e delle disuguaglianze. Chi già conosca le posizioni espresse nel 1973 dal Club
di Roma o abbia letto Il medioevo prossimo venturo di Vacca piuttosto che
Entropia di Rifkin non troverà aggiunte sensibili: basterà memorizzare l’informazione
che il collasso è previsto già a partire dal 2030. I saggi di Serge Latouche e Susan
George si collocano su un livello di divulgazione accettabile. Quelli di Cochet
e Dupuy sono puri esercizi di stile che avvilirebbero qualsiasi lettore.
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